Un curriculum di tutto rispetto per Luiz Felipe Scolari, nuovo allenatore della Seleção. Nel 2002 a molti brasiliani ha regalato grandissimi emozioni vincendo la Coppa del Mondo (più ladrata di sempre) in Corea del Sud-Giappone. In conferenza stampa ha già messo le mani avanti: “Un Paese che ha cinque titoli non si deve accontentare del podio, ma deve puntare a vincere”. Parole convinte, ma il lavoro che dovrà fare sarà enorme, nonostante i giocatori straordinari in rosa. Il Brasile non è più la squadra da battere, anzi, il loro stile di gioco basato sull’individuale dal nuovo millennio non basta davvero più. Serve organizzazione, gioco e molti fattori psicologici che le nazionali europee hanno già improntato nel proprio stile di gioco. La Spagna e la Germania (con l’Italia) si presenteranno ancora una volta come favorite anche in Brasile 2014. La Seleção se vorrà vincere la Coppa del Mondo nella propria terra dovrà lavorare molto nel prossimo biennio.