Secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’Italia entrerà già da quest’anno in recessione con un calo del pil di oltre 2,2 punti percentuali rispetto al calo del pil della zona euro dello 0,5%. La ripresa globale è minacciata dalle crescenti tensioni nell’area dell’euro considerata la principale ragione del rallentamento dell’economia mondiale stimato di +3,3% nel 2012, mentre del +4% nel 2013. Ma ad influire molto sulla situazione economica di alcuni paesi sarà l’impatto dei rendimenti dei titoli di stato, diventati per molti insostenibili o quanto meno troppo elevati per lavorare sulla crescita economica. La crescita tornerà invece nel 2013 di oltre 0,8% nella zona euro, tranne che per il Bel Paese dove è previsto una contrazione del pil di un ulteriore 0,3%. La frenata non risparmierà neanche i BRIC’s, il gruppo degli emergenti, che negli ultimi tempi ha rappresentato il vero motore dell’economia globale.