Nel vertice notturno sono stati fatti passi (piccolissimi) importanti, ma non decisivi per una svolta. Nota molto negativa è il bastone fra le ruote messo dal leader Britannico Cameron, dove ha rigettato le misure, ponendo condizioni inaccettabili secondo il leader francese.

Le nuove proposte prevedono: sanzioni automatiche per chi violi gli accordi del patto, dunque quando viene superato il limite del deficit/pil del 3%, condizioni che dovranno essere messe negli ordinamenti giuridici nazionali. Sarà creato l’European Stability Mechanism, il fondo che sarà messo in opera già dal 2012, che affiancherà l’Efsf. Verranno tutelati i privati, insomma non come è successo in Grecia, dove hanno dovuto accettare le perdite e infine le banche centrali potranno ricevere prestiti bilaterali dal Fondo Monetario Internazionale.

Sono misure che vanno a rafforzare la struttura della zona euro, con molta più rigidità,ma il problema più essenziale del euro-debito rimane e và risolto il prima possibile. Con molta attenzione seguiremo il vertice di questa sera, ma sapremo molto di più nella giornata di domenica.