I mercati rispondo abbastanza bene alle dichiarazioni del presidente della Bce. Mario Draghi afferma che le banche dell’eurozona sono sotto pressione per la propria capitalizzazione e per la loro capacità di finanziamento. Draghi questa mattina ha affermato che rafforzando le banche, si rafforzerebbero anche nei mercati finanziari evitando le tensioni delle ultime settimane. Oltretutto ha spiegato che gli acquisti dei titoli della Bce non potranno durare e che dovranno essere effettuate riforme strutturali per uscire dalla crisi europea. Continua Draghi, confermando che le tensioni sui mercati rallentano l’economia dell’Europa e che il futuro è molto incerto. Il bollettino della Bce inoltre prevede uno scenario ancor più difficile, infatti sono state diffuse le nuove stime sull’inflazione che quest’anno dovrebbe salire tra il 2,6% e il 2,8%, per poi passare nel 2012 tra l‘1,5% e il 2,5% e diminuire nel 2013 tra lo 0,8% e il 2,2%. Il presidente della Bce si sofferma anche sulla questione QE, affermando che questa operazione non porta a ottimi risultati e che è necessario che i governi concludano velocemente il patto sull’unione fiscale.