In base alle previsioni macroeconomiche aggiornate e trasmesse al Parlamento con la manovra nel 2011 del Professor Monti, la crescita dell’economia italiana frenerà a +0,6%, mentre nel 2012 andrà in segno negativo con un -0,4%, mentre nel 2013 tornerà in territorio positivo con un aumento del Pil dello 0,3%, per poi tornare a crescere dell’1% soltanto nel 2014.
Alla luce di tali dati l’Italia non avrebbe centrato il pareggio di bilancio nel 2013. Le stime del ministero dell’Economia, realizzate prima del varo del decreto, presentate in Parlamento indicano, infatti, un deficit a 2,5% nel 2012 e all’1,3% nel 2013, quando invece il Paese avrebbe dovuto centrare, in base agli impegni europei, il pareggio.
Nella relazione viene anche calcolato l’effetto del rialzo dello spread dei bond sui conti italiani: in base alle stime preliminari peserà per 17,9 miliardi nel 2012: la spesa per interessi balza infatti dai 77 Mld di euro di quest’ anno ai 94 Mld di euro stimati per il 2012.
Di certo il nostro governo attuale non dovrà fermarsi alla manovra già messa in opera, ma dovrà adottare ulteriori misure restrittive, affinché si raggiunga il pareggio di bilancio entro il 2013, come promesso.