Dopo l’apertura a 527 punti, lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi torna sotto quota 520 punti a 515 con un tasso di rendimento del 7,01%. Avvio positivo per gli indici a Piazza Affari che riapre le contrattazioni del 2012 in rialzo frazionale. Il Ftse Mib segna +0,06% a 15.099 punti, l’All Share +0,10% a 15.865 e lo Star +0,19% a 9.389. Bene anche le altre Europee. Francoforte segna un progresso dello 0,22% a 5.911 punti, Parigi dello 0,23% a 3.167 e Amsterdam dello 0,28% a 313,34.
Intanto si registrano nuovi aumenti per i prezzi della benzina, con la verde che raggiunge 1,8 euro al litro. Con il nuovo anno sono scattate le addizionali regionali sulle accise in cinque regioni. Da ieri, infatti, la Toscana ha aumentato l’imposizione fiscale sulla benzina di 5 centesimi (6,1 cent Iva inclusa), il Lazio di 2,6 cent, la Liguria di 2,5 cent, le Marche di 5 cent, l’Umbria di 4 cent (QE 30/12). L’impatto sui prezzi praticati sul territorio è stato deflagrante. Oggi la benzina ha raggiunto il nuovo livello record di 1,738 euro/litro, con punte di quasi 1,8 euro/litro in alcune aree del Paese, segnatamente al Sud e nel Centro, dove è più forte l’effetto addizionali. Poco conta che Tamoil abbia aumentato i prezzi raccomandati del prodotto di 0,4 centesimi. Quello che impatta sono, come detto, le decisioni prese a livello regionale. Ne è la riprova la sostanziale stasi del diesel (non toccato dalle addizionali), attorno a quota 1,7 euro/litro. A rilevarlo è il consueto monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio rappresentativo della situazione nazionale. “A livello Paese, il prezzo medio praticato dalla benzina (in modalità servito) va oggi da 1,729 euro/litro degli impianti Shell all’1,738 di quelli IP (no-logo in salita a 1,640). Per il diesel si passa dall’1,699 euro/litro di Eni all’1,702 di Tamoil (no-logo a 1,599). Il Gpl è tra gli 0,744 euro/litro di Eni e lo 0,756 di Tamoil (no-logo a 0,726)”.

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