Non è bastato neanche il Btp-Day per tener sotto controllo lo Spread. Infatti, il differenziale tra Btp e Bund è salito a 454 punti. L’andamento dello Spread ha rispedito il rendimento dei titoli a 10 anni al 6,56% mentre quelli a 5 anni hanno chiuso al 6,75%. Un inizio di settimana alquanto vertiginosa per i mercati europei, con Piazza Affari maglia nera della zona euro. Infatti il Mib è tornato sotto quota 15.000 punti (a 14.896,73) trainato al ribasso dal settore bancario (come al solito). Tra i bancari si contano numerosi i crolli: MPS ha ceduto l’8,83%, Banco Popolare il 7,76%, Popolare di Milano il 5,68 ed infine i Big Italiani come UCG il 5,81% e ISP il 5,79% a 1,203 . A frenare i mercati è stata l’incertezza degli investitori in merito ai risultati dell’ultimo vertice europeo, terminatosi la scorsa settimana. Pesano anche le dichiarazioni di Moody’s; l’agenzia di rating è molto preoccupata per il nulla di fatto dell’incontro dei leader a Bruxelles e vede per la zona euro un imminente shock economico e sociale.
Le altre borse europee hanno fatto leggermente meglio rispetto all’Italia: Il Dax tedesco chiude a -3,36% a quota 5.785,43, CAC40 -2,61%, Ibex 35 -3,11% a quota 8.381,00 e la borsa di Londra chiude a -1,83% a quota 5.427,86. Il mercato belga chiude a -2,31%, mentre lo Swiss Market a –0,80%.
Malissimo anche l’Euro che si trova attualmente a 1,3190.